ABBAZIA DI SAN PIETRO IN VALLE

STORIA

Secondo una leggenda il duca di Spoleto Faroaldo II vide in sogno  San Pietro che lo invitò ad edificare un monastero benedettino.

Edificata nell’VIII secolo da Faroaldo II duca di Spoleto, sui resti di una villa romana o di un tempio e nei luoghi dove si tramanda abbiano vissuto gli eremiti Lazzaro e Giovanni,  l ‘Abbazia di San Pietro in Valle ,  fu un importante sede del Ducato di Spoleto, ove il duca Faroaldo II, pochi anni dopo rinunciò hai suoi titoli  e diventò monaco dell’abbazia, da allora ogni Duca alla guida del Ducato diete il suo contributo all’ampliamento e l’abbellimento dell’abbazia, usandola come luogo dove ritrovarsi in preghiera negli ultimi giorni di vita (Faroaldo II è seppellito all’interno di un sarcofago nell’Abbazia).

Nel 774  con la sconfitta del re longobardo Desiderio ad opera di Carlo Magno le terre Umbre e quindi Ferentillo furono integrate nel Regno dei Franchi e fu lo stesso Carlo a donare i domini umbri al Papa creando i presupposti per la nascita dello Stato Pontificio.

Quasi al termine del IX secolo il monastero subì il saccheggio dei Saraceni e fu rimesso in piedi solo nel 996 per volere di Ottone III. Nel 1234 Gregorio IX assegna l’abbazia ai Cistercensi. Nel 1300 Papa Bonifacio VIII tolse la giurisdizione di questi territori ai monaci Benedettini e la affidò al Capitolo Lateranenze (cioè sotto il suo diretto controllo).

Nel 1415 il feudo passò sotto il dominio della famiglia Trinci.

Nel 1484 papa Innocenzo VIII dona il feudo dell’abbazia ai Cybo